giovedì 22 marzo 2012

Vari usi e costumi Giapponesi


Ed ecco qui un nuovo post sulla Cultura Giapponese: ultimamente sono di nuovo molto interessata a questo argomento che, mi sono resa conto, non ho trattato granchè. In particolare parlerò in questo post delle comuni norme da seguire in Giappone, dato che sono piuttosto diverse dai paesi occidentali, e cose a cui noi non facciamo neanche caso lì sono considerate indice di maleducazione. Ci tengo a precisare che, per quanto riguarda le così dette "buone maniere", mi limito a riportare semplicemente quello che trovo su internet (non essendo ancora, ahimè, andata in Giappone per sperimentare tutto ciò), quindi non saprei dire se effettivamente il paese è ancora così rigido su queste cose o no. Da varie testimonianze che ho letto, l'oriente ormai si sta occidentalizzando molto in fretta, quindi le nuove generazioni sono molto meno "precisine" delle vecchie, cosa positiva perchè ha permesso ai Giapponesi di aprirsi nell'era delle grandi comunicazioni (proprio un mesetto fa ho conosciuto una ragazzo giapponese via internet ed è iniziata una bella corrispondenza, e sembra più matto di me, altro che freddi! :P), ma d'altro canto questo ha portato anche alla perdita della buona norma educativa da parte di sempre più individui. Insomma, leggete queste cose a cuor leggero, se fate qualche errore vi verrà perdonato, prima di tutto perchè siete un turista e non si pretende che conosciate tutto il galateo Giapponese, poi perchè ormai anche loro, specie con gli amici, tante cose non le fanno più: quello che sto per scrivere si riferisce più che altro ai comportamenti tipici della "vecchia generazione". Buon divertimento! ;)


In pubblico



Il Giappone è piuttosto famoso per la sua "rigidità": è preferibile infatti per strada avere un comportamento decente, cioè senza eccessi nè esuberanza, ed è considerato molto maleducato scambiarsi effusioni in pubblico, fumare per strada e addirittura soffiarsi il naso. La freddezza dei giapponesi si vede anche nel saluto: non si abbracciano nè si stringono la mano, ma si inchinano (leggermente con gli amici, di più con le persone più importanti come capi ecc: anche il tempo in cui si mantiene l'inchino dipende da vari fattori, come l'età del vostro interlocutore e la sua posizione sociale), gli uomini con le braccia lungo il corpo le donne con le braccia davanti a loro: l'inchino è usato anche per scusarsi, ringraziare o salutarsi quando ci si separa.

I servizi igienici



Il bagno è un luogo piuttosto "particolare" in giappone: la stanza da bagno non è come la nostra, anzi.
I rubinetti sono posizionati all'altezza di un uomo seduto, e la stanza è divisa in due "parti", una in cui vi laverete velocemente, l'altra in cui c'è la vasca che solitamente è utilizzata solo per rilassarsi: questo perchè i giapponesi solitamente riutilizzano l'acqua, basti vedere la grossa affluenza di gente ai bagni pubblici. Anche in una famiglia, le persone che vanno dopo la prima utilizzano tutte la stessa acqua messa da quella: come capite, avendo questa abitudine, sarebbe un tantino disgustoso entrare nella vasca sporchi o insaponati.
Per quanto riguarda i veri e propri servizi igienici, esclusi i bagni occidentali sempre più in voga, il bagno giapponese è più o meno come il bagno turco.

Gli incontri



I giapponesi tengono molto alla presentazione, probabilmente perchè tengono parecchio alla loro reputazione: per questo motivo, occorre essere vestiti adeguatamente in ogni situazione.
In una riunione, non potete entrare e sedervi dove volete: i posti sono in ordine di importanza, e specialmente se siete invitato o "subordinato" dovete attendere che qualcuno vi conduca al vostro posto e non alzarvi finchè non lo avrà fatto il vostro superiore.
Nel caso in cui qualcuno dopo la riunione vi inviti da qualche parte, di solito è bene accettare per non essere scortese: se andate a mangiare insieme, è bene avvertire subito e senza paura se si è intolleranti a qualcosa o se non piace qualcosa, perchè colui che vi ha invitato sicuramente sceglierà un locale e  probabilmente insisterà anche per pagare il conto. Per mettervi a vostro agio potrebbero iniziare a farvi domande anche personali, come l'età ecc: non siete obbligati a rispondere, basta sviare la domanda con educazione.
Una cosa molto importante è che al momento del conto non si da mai la mancia: se volete invitare voi da qualche parte o insistere particolarmente per pagare, è bene ricordare che in giappone esistono anche bar con hostess, e che sono molto cari...quindi in quei casi forse sarebbe il caso di accettare la cordialità di chi vi ha invitato e non insistere più di tanto per pagare :P Avrete modo più tardi per riscattarvi, dato che solitamente dopo cena si fa un giro per locali per bere qualcosa insieme.

La gerarchia



Ecco un aspetto che, ammetto, non amo particolarmente del giappone: il tuo "rango sociale" ha molta importanza, forse anche troppa.
Si usa in questo paese presentare dei biglietti da visita, quindi specialmente se dovete andare lì per motivi di lavoro preparatevene un bel po': quando si danno, bisogna sempre alzarsi in piedi e porgere il biglietto in modo che sia subito visibile tenendolo con due mani e nel frattempo inchinarsi leggermente, come quando si saluta. Quando si ricevono, occorre fare la stessa cosa e spendere qualche secondo almeno per leggerlo: saranno bene accette domande o commenti, come per esempio precisazioni sulla pronuncia del nome.
I Giapponesi, come i Cinesi, non si chiamano quasi mai per nome (lo fanno solo i bambini o gli amici intimi): si usa un titolo a seconda della tua posizione sociale, del sesso e dell'età.
Ecco i più utilizzati anche ora:

  • San

Questo titolo è quello più usato, perchè essendo neutro può essere utilizzato in quasi tutte le occasioni per mostrare cortesia.

  • Sama

Da usare nelle situazioni più formali (dove il semplice san non va bene).

  • Kun

Termine affettuoso da usare solitamente solo con i maschi più giovani o tra ragazzi della stessa età che si portano reciproco rispetto o non si conoscono particolarmente: è utilizzato molto raramente anche per le femmine, solitamente solo le persone più anziane lo utilizzano per rivolgersi a entrambi i sessi.

  • Chan

Titolo affettuoso da utilizzare solamente con i bambini e con gli amici più intimi.

  • Sensei

Termine utilizzato per indicare persone che ne sanno più di voi sullo specifico argomento su cui state chiedendo o imparando qualcosa (per esempio professori, dottori ecc).

  • Senpai

Questo titolo indica un compagno o un collega più grande ed esperto di voi: il suo contrario è Kohai, utilizzato per indicare un compagno o un collega più piccolo. Questi termini sono utilizzati molto a scuola dai ragazzi per indicare gli studenti delle classi superiori o inferiori alla loro.

Curiosità



I giapponesi usano scambiarsi regali per parecchie cose: questi regali devono essere modesti, specialmente se sono regali di ringraziamento per qualcosa, altrimenti la persona a cui li date si sentirà a sua volta indebitata e costretta a fare di più alla prossima occasione. 
L'oroscopo, come in tutto il mondo, è molto seguito e si usa per calcolare specialmente le compatibilità tra le persone: ogni segno ha una sua particolarità (si pensa che le donne del cavallo per esempio vivono più del marito ecc), dei segni affini e uno assolutamente da evitare.
In base alla vostra età, esistono anche 3 anni precisi considerati i vostri anni di sventura. Per gli uomini sono il 25°, il 42° e il 61° anno di età, per le donne il 19°, il 33° e il 37°.
Come in tutto il mondo, esistono altre credenze come la lettura delle linee della mano e del volto, la lettura del futuro attraverso il nome ecc.
Il giappone ha anche superstizioni piuttosto inquietanti, che ho notato sono molto legare alla morte e agli spiriti maligni.
Per esempio, il numero 4 è considerato sfortunato perchè in esso c'è la stessa parola che indica la morte, così come il 9 è sfortunato perchè contiene la parola sofferenze.
Dormire con la testa verso nord è sconsigliato perchè è il modo in cui vengono posti i defunti nelle bare, quando si passa davanti a un cimitero o a un carro funebre si è soliti nascondere i pollici (in quanto indicano i genitori, e quindi è una sorta di augurio a vivere più a lungo) e si dice che se ci si taglia le unghie la sera non si sarà vicino ai propri genitori nel momento della loro morte.
Esistono anche giorni favorevoli e sfavorevoli, senza contare che è consigliabile non buttare le proprie bambole perchè si pensa che in ognuna di esse ci sia uno spirito e buttandole si causerà la sua ira.

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